(20-11; 36-27; 54-50; 63-63; 76-69)
👉 SG Tiberius Rimini: Del Fabbro 19, Gamberini ne, Amadori 1, Nuvoli 7, Innocenti 11, Campajola 12, Buo 14, Antolini, Calegari 8, Serpieri 4, Fascicolo ne.
All. Brienza, Vice Pasquini-Piva
👉 Dolphins Riccione: Renzi, Rosario Cruz 30, Protti, Bonfè 6, Mainetti, Gori 8, Amatori 11, Capelli, Curcio 3, Ka 9, Diakhoumpa 2, Mariotti ne.
All. Ferro
Il derby dei due fiumi si presenta alla Sforza privo di alcuni protagonisti: tra le file dei padroni di casa sono assenti Gamberini e Bernabini, mentre Riccione è orfana di Russu.
Il primo quarto è di marca Tiberius, con Campajola furioso nella metàcampo offensiva che trova soluzioni dentro e fuori dall’area e Innocenti che brucia in continuazione la retina. Riccione, imbrigliata dalla 2-3, non riesce a trovare corsa e arriva in doppia cifra solo grazie alla tripla di Ka (20-11).
Nel secondo minitempo torna a regnare l’equilibrio. Cruz è costantemente preciso dalla lunetta, Ka supporta, mentre per la formazione di San Giuliano ancora Campajola e il buon ingresso di Nuvoli consentono di stare davanti con qualche punto di distacco. Solo la bomba sul gong di Buo permette all’SG di mantenere un margine rassicurante (36-27).
Dopo la pausa lunga, Riccione inizia a premere sull’acceleratore: Bonfè trova due triple, mentre Cruz dimostra i motivi per cui è il miglior realizzatore del campionato, marchiando di 13 punti il parziale con rapidissime transizioni. Per i gialloamaranto è Del Fabbro a far la voce grossa, infiammando la partita con penetrazioni e triple, di cui una siderale. I delfini tornano però a contatto con un gioco da 3 punti del solito Cruz: Nuvoli commette il 5° fallo e decide di prendere anche tecnico, con partita di nuovo riaperta (54-50).
Con le rotazioni ridotte all’osso, Tiberius prova di orgoglio a scappare: +12 con ancora Del Fabbro e Buo dai 6.75. La partita sembra chiusa, ma da quel momento è buio pesto per i padroni di casa che trovano solo 2 punti in oltre 6 minuti. I bianco-azzurri iniziano a ridurre margine con Amatori e Ka, mentre un precisissimo Cruz dalla lunetta (11/13 finale) impatta la partita. I falli condizionano le scelte: Del Fabbro è out, mentre il tabellone recita 8 falli a 2 a vantaggio degli ospiti . A poco più di 30 secondi dalla fine, la difesa di Tiberius tiene sull’ultimo tiro in un clima infuocato, ma problemi di comunicazione “anticipano” la preghiera a tutto campo di Amadori, che lascia a Riccione l’ultimo tiro con 2.8 secondi sul cronometro. Con i fari puntati su Cruz, coach Ferro disegna la rimessa per Curcio, che però scheggia solo il ferro e regala al folto pubblico presente l’overtime.
Nel supplementare, i primi 90 secondi sono un nulla di fatto per entrambe le formazioni. È capitan Serpieri, poco servito e con “zero” alla voce punti, a trovare un canestro in post, accendendo la scintilla all’SG. Calegari segue le orme del suo dirimpettaio con uno sky-hook di pregevole fattura, Ka accorcia a 2 lunghezze, ma un super Buo fa tremare la Sforza con una tripla. Per qualche possesso la partita non si chiude con Buo che sbaglia due conclusioni aperte: Calegari è costretto al quinto fallo su Curcio che però fa solo 1/2.A quel punto ancora il capitano, con un taglio dentro l’area, e Innocenti, con un tocco di magia su un rimbalzo lungo, chiudono i giochi (76-69), settando il ruolino del girone di andata di Tiberius sul 5-4 (in attesa del recupero con Castel San Pietro).
⏭️ Prossimo impegno sarà ancora tra le mura amiche, venerdì 6 dicembre alle 21, per la prima gara di ritorno con Basket Cesena 2005.